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Chiara di Dio

By Gio 16 Marzo 2023 No Comments

spettacolo fuori abbonamento

Un vecchio spiega l’esigenza di raccontare la vita di Santa Chiara, utilizzando le parole di Papa Giovanni Paolo II, dice che “è veramente difficile disgiungere questi due nomi, Francesco e Chiara”. Li definisce “fenomeni”, “leggende”. Lo spettacolo inizia con Chiara morente, intorno a lei le consorelle piangenti.
Chiara sfinita, chiede “una cerasa”, una ciliegia. Lei abituata ai digiuni, domanda, con una umanità straordinaria, qualcosa per sé. Agnese, più̀ per disperazione che per convinzione, manda in tutta fretta una sorella nel chiostro, ma è agosto e non è stagione di ciliegie.
Nei pochi minuti che separano questa richiesta di Chiara dal ritorno della consorella, che arriverà miracolosamente con la ciliegia tra le dita, scorrono il primo ed il secondo tempo dello spettacolo e gli avvenimenti più̀ toccanti e straordinari della sua vita: riaffiorano le immagini della madre, di se stessa, a sei, a nove e a quindici anni, dell’incontro con Francesco, della fuga da casa, del taglio dei capelli per la sua
consacrazione al Signore attraverso Francesco, quel fratello Santo che lei eleggerà come padre alla sua morte. Rivedrà sé stessa come madre badessa nel lavare i piedi alle sue consorelle, negli strappi e nella lacerazione della sua crescita spirituale, nel suo desiderio di vedersi riconosciuto il diritto alla povertà totale, nell’attesa della bolla papale che avvalli tale diritto per la sua regola che lei, prima donna nella storia, ha già redatto. La bolla non arriverà se non il giorno prima della sua morte.

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