La Vaga Grazia è uno spettacolo accessibile a presone cieche e ipovedenti attraverso una mappa in braille dello spazio scenico e ad una audiodescrizione a cura di Camilla Guarino, ed è inoltre fruibile da persone neurodivergenti per la presenza di una guida realizzata daalcuni membri di Al.Di.Qua Artists. La Vaga Grazia prevede una seconda azione > una lettura del romanzo Monte Analogo di Rene Dumal stampato in braille per persone cieche e ipovedenti. Il Monte Analogo, opera incompiuta di René Daumal è – si dice – l’unico romanzo al mondo che si conclude con una virgola. Il racconto di un viaggio verso un’incredibile meta, si arresta proprio mentre gli alpinisti intravedono il primo campo base, appena intraprendono il vero e proprio percorso spirituale. Non è dato sapere come si conclude la loro ricerca, ed è proprio a partire da lì che Eva Geatti mette in scena, sperimentando, il proseguimento della scrittura, non per cercarne un finale ma per materializzare il salto laterale che Daumal ha deciso di compiere, quello verso l’infinitesimo per comprendere i massimi sistemi, verso il desiderio del viaggio, verso la ricerca di sé nel tentativo di cambiare qualcosa in modo radicale. L’epica che si manifesta nei gesti non èterrena, non ha eroi, non ha una narrazione riconoscibile: è un’allegoria, la manifestazione di qualcosa di più-che-materiale.
