Tutto accade in una notte, perché anche per Albee, come per la stessa Woolf, il tempo è circolare, non invecchia mai. Il tempo resta giovane. Nel tempo va cercata la sospensione, l’attimo, ed è per questo che la Woolf affermava che non si può scrivere a trama, bisogna scrivere a ritmo, l’attimo è nel ritmo, è una sospensione. Ed è strano che ancora un parallelismo mi porti a pensare ad una non casualità del titolo: anche Albee è ossessionato dal ritmo, che incide con una scelta maniacale della punteggiatura, forse oltre al linguaggio la sua vera ricerca. Le cronache raccontano che quando dirigeva gli attori pretendeva un rispetto totale della punteggiatura che aveva scelto, un rispetto della partitura, e quindi del ritmo. Tutto ciò mi porta ad una nuova avventura, un testo realistico, ma che diventa visionario per la potenza del linguaggio, per la maniacalità della punteggiatura e per la visionarietà, dovuta ai fumi dell’alcool e alle vertiginose risate che divorano e fagocitano i protagonisti di questo testo. Albee, nel rifuggire ogni sentimentalismo, applica una sua personale lente di ingrandimento al linguaggio che sente parlare intorno a sé, ne svela i meccanismi di ripetizione a volte surreali che portano ad uno svuotamento di significato, ma come spesso accade in questo testo, parallelamente mostra come il linguaggio sia un’arma efferata per attaccare e ridurre a brandelli l’involucro in cui ciascuno di noi nasconde la propria personalità e le proprie debolezze. Per fare tutto questo ho voluto circondarmi di un cast non ovvio, non scontato, un cast che possa spiazzare e aggiungere potenza a quella che spesso viene sintetizzata come una notturna storia di sesso ed alcool. Un cast che avesse già nei corpi degli attori un tradimento all’immaginario, un atto-attore contro il fattore molesto della civiltà, che Albee ha ben conosciuto, come ci sottolinea nella scelta del titolo. Chi ha paura di Virginia Woolf? Se c’è qualcuno alzi la mano.
Chi ha paura di Virginia Woolf?
di Edward Albee
Piazza Giuseppe Verdi – Viterbo
Tel. 388.95.06.826
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La biglietteria del Teatro è aperta dal martedì al sabato con orario 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00.
Aperto anche di domenica, con gli stessi orari, solo in caso di spettacoli o altre attività.
Chiuso il lunedì.
Biglietti
Platea: Intero € 26,00 + € 2,50 prev. – Ridotto € 24,00 + € 2,50 prev.
Palco centrale 1° fila: Intero € 24,00 + € 2,50 prev. – Ridotto € 22,00 + € 2,50 prev.
Palco centrale 2° fila: Intero € 22,00 + € 2,00 prev. – Ridotto € 20,00 + € 2,00 prev.
Palco laterale 1° fila: Intero € 20,00 + € 2,00 prev. – Ridotto € 18,00 + € 2,00 prev.
Palco laterale 2° fila: Intero € 18,00 + € 2,00 prev. – Ridotto € 16,00 + € 1,50 prev.
Palco lateralissimo: Intero € 14,00 + € 1,50 prev. – Ridotto € 10,00 + € 1,00 prev
Abbonamenti
Platea: Intero € 185 – Ridotto € 175
Palco centrale 1° fila: Intero € 175 – Ridotto € 165
Palco centrale 2° fila: Intero € 155 – Ridotto € 140
Palco laterale 1° fila: Intero € 150 – Ridotto € 135
Palco laterale 2° fila: Intero € 135 – Ridotto € 115
Palco lateralissimo: Intero € 85 – Ridotto € 72
Rinnovo abbonamento dal 6 al 15 ottobre
Nuovi abbonamenti dal 18 al 27 ottobre
Inizio vendita biglietti 28 ottobre
di Edward Albee
traduzione Monica Capuani
regia Antonio Latella
con Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Ludovico Fededegni, Paola Giannini
dramaturg Linda Dalisi
scene Annelisa Zaccheria
costumi Graziella Pepe
musiche e suono Franco Visioli
luci Simone De Angelis
assistente al progetto artistico Brunella Giolivo
assistente volontaria alla regia Giulia Odetto
documentazione video Lucio Fiorentino
produzione Teatro Stabile dell’Umbria
con il contributo speciale della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli