La Compagnia teatrale Le colonne porta in scena Caravaggio perduto scritto e diretto da Giancarlo Loffarelli, con Marina Eianti, Luigina Ricci, Emiliano Campoli e Marco Zaccarelli, scene di Mario Tasciotti, musiche di Paolo Giusti.
In Caravaggio perduto la figura di Michelangelo Merisi da Caravaggio è contumace, come lo fu nella vita. Di lui si comprende la vicenda artistica e umana attraverso il segno lasciato nelle persone che frequentò, gli ecclesiastici e i nobili che lo protessero (Vincenzo Giustinani, il Cardinale Del Monte, la Marchesa Costanza Colonna, il Cardinale Scipione Borghese), le prostitute che gli fecero da modelle (Fillide Melandroni, Maddalena Antognetti) e le losche figure con cui spesso si scontrò (Ranuccio Tomassoni), fino alle umili figure popolane in mezzo a cui visse (Pietro da Fusaccia, Prudenzia Bruni) e agli artisti con cui incrociò la sua arte (Annibale Carracci, Pieter Paul Rubens, Giovanni Baglione).
Ne discende una ricostruzione puntuale che, contestualmente, ci mostra la storia del pittore e la grande storia che vi fece da sfondo a cavallo fra il XVI e il XVII secolo, un’epoca in cui Caravaggio è contemporaneo, per esempio, di Galileo Galilei e Giordano Bruno.
Il testo è stato proclamato vincitore del Premio nazionale “Umberto Bozzini”.
La Giuria del Premio ha così motivato la propria scelta: “Il lavoro muove dalla conoscenza storica del dramma che viene qui ricostruito con efficacia attraverso un fitto e vivace dialogare, sapientemente orchestrato con un’ambientazione essenziale in cui anche alla dialettica strumentale buio-luce della scenografia è affidata la cattura e il coinvolgimento intellettuale ed emotivo dello spettatore