“Chi vive, quando vive, non si vede: vive…Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più: la subisce, la trascina. Come una cosa
morta, la trascina… ( ). Possiamo dunque vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi e morire”. ( Da “La carriola” di Luigi Pirandello)
E’ un po’ il segno di partenza e di arrivo dello spettacolo. Sei novelle di Luigi Pirandello ed alcune sue poesie incastrate una nell’altra dove lo stesso Pirandello, dopo aver analizzato alcuni personaggi dei suoi racconti, si immerge in prima persona in altri personaggi, compreso il protagonista della novella “La morte addosso” (L’uomo dal fiore in bocca).
Cerca disperatamente di capire la follia angosciosa che la vita stessa attanaglia, confonde e altera il nostro breve percorso terreno. Con costante ironia e crudeltà, provoca così il desiderio irrefrenabile della morte e nello stesso tempo la paura di morire.
Edoardo Siravo è il solitario Pirandello, inquieto viaggiatore nella propria scrittura, accompagnato da Carlo di Maio, Stefania Masala, Gabriella
Casali , come coro di folli e ossessivi personaggi… in cerca di un
Patrick Rossi Gastaldi